domenica 2 giugno 2013

Senza Titolo

 Formwork in the lazy river 180x200 cm open acr

Senza Titolo


Se mi chiedete chi sono, vi rispondo che sono una figura che sta sullo sfondo di un quadro. A guardare. Voi.

Voi coi vostri colletti bianchi, con le vostre borse a tracolla, coi tacchi a punta e gli auricolari alle orecchie. Voi che mi state ignorando con una calma e pace glaciale. Mi state opprimendo. Mi sento rinchiuso in una prigione fatta di inquietudine e caos, senza possibilità di libertà. La vostra stasi, la vostra calma mi sta urlando addosso tutta la sua ipocrisia. Come se qualcuno volesse spaccarmi i timpani suonandomi una tromba vicino l'orecchio, volutamente. Mi state rendendo impossibile tutto. Volevo solo fare questo, emergere. Magari dare il mio contributo a qualcosa, qualsiasi cosa. Lasciare una piccola impronta. Ma l'avete fatta volare via. Mi avete sputato addosso la vostra indifferenza come fosse vomito, anche se voi, sono pronto a scommettere, non ne siete consapevoli. Io... io non so chi sono. E sono stanco di fuggire da questa realtà. Ma io vi conosco bene, voi coi colletti bianchi e le borse a tracolla. Mi avete tolto l'energia, perciò io toglierò qualcosa a voi. Vi toglierò la vostra esistenza. Come voi l'avete tolta a me. E' giusto che se io non posso avere qualcosa, neanche voi possiate. Un uomo disse: la realtà è quella cosa che, anche se smetti di crederci, non svanisce. Si sbagliava. Vi cancellerò e così cancellerò anche me. Chiudo gli occhi. I vostri volti sono già evanescenti, non li vedo più. Una grande luce bianca (Dio?) sta risucchiando tutto. Siete tutti trasparenti sullo sfondo, come me. Tutto si sta decomponendo, ma io ho fretta e con la mia gomma ho già tracciato una linea. Io l'ho iniziata ma continua da solo, poi si ferma. Uno squarcio bianco su una tela. Dallo squarcio esce luce e tutto è bellissimo. La pace vera. Poi si riempie di colore, un blu acceso. NO! Non deve accadere, cancello il terreno ma riprende colore dopo poco. Adesso riesco a vedere i vostri volti. Apro gli occhi. E' tutto là, auto, alberi, borse a tracolla, tacchi a punti. E' svanito tutto con una rapidità disarmante. Qualcuno bagna un bambino con una tubo. Cerco di percepirmi e abbasso lo sguardo. Il colpo di grazia: la mia mano è ancora lì.