martedì 4 settembre 2012

Cersei

Posto quì una brevissima fanfic ambientata nel mondo de Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco. Non me ne voglia Martin... Spero non mi ucciderà. E'' ambientata nel quarto libro. POV Cersei

Cersei


Provò a parlare. Non ci riuscì. Le avevano cacciato a forza in bocca un panno puzzolente e sicuramente sporco. Provò a muovere le mani. Fitta di dolore. Le avevano legato i polsi con una corda. Anche le caviglie erano immobilizzate. “Legata e imbavagliata come un comune prigioniero.” Provò a fare mente locale. Quella sembrava la sala dei banchetti solo che alcuni tavoli erano rovesciati, c'era cibo ovunque e un gran numero di cadaveri per terra.

Sentiva un peso sulla testa e realizzò di avere una corona. Lei era la regina. Era seduta sullo scranno riservato al sovrano, vestita col suo abito migliore. I capelli sciolti ricadevano dalla corona come una cascata. Provò a muoversi. Un altro pezzo di corda la teneva ferma sulla sedia, i polsi legati stretti dietro lo schienale. Provò a gridare qualcosa, il risultato fu un mugolio senza senso.

Cadde nel panico. La scena era inverosimile. Le parve di vedere uomini coperti di pellicce, cavalieri in armatura e un gran numero di cortigiane unite. Non riusciva a capire niente. “Cosa è successo?” Poi lo vide e capì. “Tyrion?” Il nano, il valonqar, era su un tavolo a chiavare una donna che non riconobbe. La parte superiore del suo corpo deforme era ricoperto ancora da un strana armatura a piastre. “Sarà sicuramente una baldracca.” Alcuni uomini ridevano facendo commenti che lei non riusciva a capire. Poi capì che ridevano di lei. Agghindata come una principessa, con la corona in testa, legata ad una sedia. La stavano deridendo. “Maledetti, ma dov'è la guardia reale? E Tommen? Dov'è mio figlio?”

Poco dopo ebbe risposta. Accanto al nano c'era un cadavere un po' più piccolo del normale, dai capelli biondi. Era completamente nudo e perdeva sangue da più punti. Era immobile, sicuramente morto. Gli occhi di Cersei si riempirono di lacrime. Tentò di urlare. Tyrion si accorse di lei.

<< Cara sorellina, è tanto che non ci vediamo. >>

Cersei mugolò qualcosa.

<< Mi hai dato la caccia per così tanto tempo per una cosa che non ho mai commesso. Alla fine io ho trovato te. >> Le tolse lo straccio.

<< Schifoso nano bastardo, avrò la tua testa! >>

<< A occhio e croce, guardandoti, non ci giurerei. >>

<< Quanti figli hai intenzione di togliermi? Jaime ti ucciderà! >> Disse urlando e cercando di muoversi, ma più lo faceva più le corde si stringevano.

<< Jaime? Non penso proprio... >> Neanche finito di dirlo apparvero due figure dalla porta in fondo alla sala. Cersei capì. Uno era proprio Jaime e sembrava abbracciato ad una ragazza, poco più bassa di lui, dai capelli castani. Margaery Tyrell. I due si unirono in un bacio.

Cersei gridò con tutte le sue forze. Noooooooooooooooooooooooooooo. Tyrion le rimise con forza lo straccio tra i denti, poi cominciò ad armeggiare con le brache. Cersei comprese e continuò a gridare, ma tutto quello che ottenne furono dei mugolii indistinti. Tyrion sorrise. Le si avvicinò. Poi fu tutto buio.


Cersei si risvegliò gridando. Lady Merryweather le teneva una mano sulla bocca cercando di smorzarle l'urlo.

<< Mia regina, piano o sveglierete tutti! >> Cersei si liberò dalla stretta e si alzò, scossa. Le venne da piangere, poi si ricompose. “No, non accadrà!” Squadrò l'amica. “Come ha osato mettermi le mani addosso?” Ma non disse niente di tutto ciò.

<< Chiamami maestro Pycelle, ho da dirgli due parole sulla pozione che mi ha dato. >>

1 commento:

  1. Non conosco il libro da cui è stata tratta questa fic, e penso sia per questo motivo che io non sia riuscita ad apprezzarla appieno. Tutto sommato mi sembra un lavoro carino, senza infamia e senza lode ;)

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